sabato 30 aprile 2016

Classifica dei migliori Pugili Toscani



Facendo riferimento alla classifica stilata dal sito BoxRec.com, ecco l'elenco dei migliori pugili Toscani. in attività:

241 punti Leonard Bundu,  detto "il fiorentino d'Africa" di Firenze, fresco campione europeo dei pesi Welter, ancora a caccia del titolo mondiale dopo la sconfitta contro Thurman. Nonostante non sia più un giovanotto (ha 41 anni) è dotato di una forza interiore non comune e spera ancora di avere una chance mondiale, anche se non sarà così semplice.
Leonard è 12° nel ranking mondiale e primo in quello italiano di categoria. Ha un record di 33 vittorie, di cui 12 prima del limite, una sconfitta e due pareggi.

 



68 Punti Lenny Bottai, Livornese, detto "la Mangusta", campione italiano dei pesi Superwelter. Personaggio sicuramente carismatico anche fuori dal ring, un campione del popolo, come ama definirsi. Questo lo si capisce benissimo per il tifo dei sostenitori di Lenny danno ad ogni incontro al suo beniamino.
Lenny è 86° nel ranking mondiale e quarto in quello italiano di categoria. Ha un record di 25 vittorie, di cui 9 per KO e 3 sconfitte, 2 prima del limite.





58 punti Orlando Fiordigiglio, di Arezzo. Ha tentato invano l'attacco al titolo europeo dei Superwelter, ma già sta ritornando in pista per riprovarci. Dopo i colpi subito in quella sciagurata undicesima ripresa contro il francese Vitu, non sarebbe stato facile per nessuno rimettersi in carreggiata, ma lui l'ha fatto.
Orlando è 120° nella classifica mondiale e quinto in quella italiana. Ha un record di 24 vittorie, di cui 12 per KO e una sconfitta, quella proprio con Vitu.





45 punti Mouhamed Ali Ndiaye, di Pontedera. Figlio d'arte (il padre è stato 5 volte campione del Senegal), all'apice della carriera, durante l'incontro valido per il titolo europeo dei Supermedi, abbassa inspiegabilmente la guardia e si lascia così massacrare dal francese Rebrasse, che ringrazia prendendosi così il titolo.
Laconico il commento di Nino Benvenuti alla diretta televisiva:" NO, ma cosa  ha fatto...assurdo!!" Non si riprenderà mai più da questo incontro.
Nonostante abbia di recente annunciato il suo ritiro dalla carriera pugilistica, compare sempre come 86° nella classifica mondiale e terzo in quella italiana. Ha un record di 24 vittorie, di cui 13 per KO, 3 sconfitte, di cui 1 prima del limite, ed un pareggio.





33 punti Angelo Ardito, di Firenze. Ha perso recentemente la sfida con Mario Pisanti per il titolo italiano dei Superpiuma, ma è già in carreggiata per riprovarci nuovamente.
Angelo ha un record di 9 vittorie, di cui 1 prima del limite, 5 sconfitte, 1 per KO, e 2 pareggi. Si attesta al 172° posto del ranking mondiale di categoria e al secondo posto di quello italiano.





30 punti Fabio Turchi, detto "Fabione", di Firenze, peso Massimo leggero. 22 anni e cinque incontri da professionista con altrettante vittorie prima del limite: in realtà nessuno è arrivato più lontano del secondo round. Aspetta il momento giusto per dare l'assalto al titolo italiano, ma può andare molto più lontano. Si trova al 126° nel ranking mondiale e quarto in quello italiano.





30 punti Dragan Lepei, detto "Fury", Supermedio di 26 anni di Lastra a Signa. Ha al suo attivo 6 incontri da professionista con tre vittorie prima del limite, e due pareggi. Di lui, oltre che ad un buon pugile, si dice sia anche un lavoratore instancabile. Attualmente è 130° nella classifica mondiale di categoria e quinto in quella italiana.





28 punti Mario Pisanti, di Cascina, che ha perso per KO tecnico alla terza ripresa il mondiale contro Ward. E' l'attuale campione italiano dei pesi Superpiuma dopo aver vinto con Ardito. Mario si trova al 195° posto del ranking mondiale e al terzo di quello italiano, ha al suo attivo 16 vittorie, di cui 5 per KO e 3 sconfitte, due delle quali prima del limite.

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28 punti Francesco Di Fiore, pratese di 38 anni, per due volte campione italiano dei Superwelter, recentemente sconfitto ai punti (con verdetto per alcuni giudicato discutibile) da Lenny Bottai per il titolo italiano di categoria. A settembre dovrebbe disputare il suo match di addio. The Explosive, così il suo alias, vanta 18 vittorie, di cui 5 prima del limite, 13 sconfitte e 3 pareggi. Attualmente riveste la 226° posizione mondiale e la settima di quella italiana.





10° 24 punti Giacomo Mazzoni, di Lastra a Signa. Ha perso per KO alla prima ripresa il match per il titolo italiano dei pesi Welter con Alessandro Caccia. Il pugile trentaquattrenne ha al suo attivo 12 incontri vinti, di cui uno solo prima del limite, quattro incontri persi, e un pareggio. Risulta 290° nella classifica mondiale e settimo in quella italiana.





11° 21 punti Mohammed Obbadi, di Cascina, peso Mosca di 22 anni, con al suo attivo già 9 vittorie in altrettanti incontri, di cui 7 per KO. Vista la sua giovane età ed il suo indiscusso talento, sentiremo nuovamente parlare di lui. Attualmente è 141° nella classifica mondiale e secondo in quella italiana di categoria.





12° 15 punti Adriano Nicchi, aretino di 35 anni, Superwelter. Ha fallito l'attacco al titolo europeo a Montecarlo con il duro Bielorusso Rabchenko per KO al 2 round. Ha al suo attivo 22 vittorie, di cui 9 prima del limite, 5 sconfitte e due pareggi. Rimane al 333° posto della classifica mondiale e al decimo di quella italiana di categoria.





13° 13 punti Davide Traversi, senese di Monteroni d'Arbia, peso Medio. Dotato di una ottima tecnica di combattimento, supportata da buona difesa e intelligenza tattica, sta accumulando esperienza, incontro dopo incontro, per arrivare a competer per il titolo italiano di categoria. Attualmente si trova al 338° posto della classifica mondiale e la dodicesima di quella italiana. Ha al suo attivo 6 incontri vinti, di cui 3 per KO ed uno solo perso.

davide traversi



14° 9 punti Alessandro Balestri, peso Superpiuma di Pontedera. Ha perso ai punti con Mario Pisanti, l'assalto al titolo nazionale di categoria. Un infortunio in allenamento gli ha impedito di combattere contro Ardito per riproporsi nuovamente al titolo. E' al 380° posto del ranking mondiale ed al nono di quello nazionale. Ha al suo attivo 10 incontri vinti, di cui 2 per KO, ed un solo incontro perso, quello però più importante.





15° 7 punti Jonathan Sannino, giovane peso Piuma livornese. Dotato di un notevole gancio destro, ha disputato quattro incontri da professionista, con 3 vittorie ed un pareggio. Riveste la 465° posizione mondiale e la ottava di quella italiana.





Mi congedo da voi con un il match storico tra Nino Benvenuti ed Emile Griffith, il primo della triologia, incontro valevole per il titolo mondiale dei pesi Medi.

un saluto

Oro di Nana







lunedì 25 aprile 2016

Golovkin VS Hagler


Il recente incontro per il titolo dei pesi medi, tra Golovkin e Wade, ha messo ancora più alla risalta (se ce ne fosse ancora bisogno) la netta superiorità di questo pugile nei confronti del suo avversario, consacrandolo di fatto come migliore peso medio attuale.

Gennady Golovkin of Kazakhstan knocks down Dominc Wade

Paragonare quindi Golovkin ad un altro indiscusso miglior peso medio del passato, Marvin the Marvelous Hagler, mi viene spontaneo. Guardandoli combattere si notano subito le somiglianze; stesso sguardo intelligente, velocità, costanza nei colpi, potenza, coraggio. Entrambi infatti non hanno paura di essere colpiti, quando in palio c'è da assestare un pugno da KO, entrambi avvertono istintivamente quando è il momento giusto in cui l'avversario è pronto per essere atterrato, e attaccano con ostinazione, non con cattiveria, ma con brutale lucidità, in cui l'unico obiettivo è quello di mandare al tappeto l'avversario nel minor tempo possibile con l'esatto numero di colpi, ne uno di più, ne uno di meno.



Vedere Golovkin combattere da la netta sensazione al pubblico che l'avversario sia sempre almeno due o tre gradini sotto di lui. Non solo vince quasi sempre prima del limite, ma vince tutti i round, e anche se a volte incassa colpi molto duri, non sembra mai esserne veramente scosso, anzi, è il momento in cui fa partire uno dei suoi ostinati Jab sinistri che ti manda al tappeto senza che l'avversario l'abbia neanche visto partire, spegnendogli in un attimo tutta l'euforia dovuta al fatto di essere riuscito a colpire l'avversario, risvegliandosi solo dopo qualche secondo, come è accaduto al povero Ishida.



Golovkin non ha tatuaggi (o almeno non in zone visibili), chiede scusa, non fa casini fuori dal ring, probabilmente aiuta anche le persone anziane ad attraversare la strada. Si vede che è un bravo ragazzo, stereotipo che nel mondo della boxe non è proprio ben accetto a volte. Anche per questo è riuscito a dimostrare il suo valore, solo dopo che questo non poteva più essere nascosto. Quando combatte non lo fa con cattiveria, ma con l'intelligenza, con la velocità, la potenza e la creatività nel portare le combinazioni. E' indubbio che quando sono sul ring tra i due pugili sia lui l'avversario da battere: è lui che attacca e che tiene l'iniziativa nel combattimento. L'uso ostinato e martellante del Jab sinistro è assolutamente la sua arma migliore, ma in più di una occasione ha fatto intendere che anche tutti gli altri colpi sono devastanti. Forse li risparmierà per avversari ancora più forti, chi può saperlo.



Sorprese a parte (vedi sfida con Amir Khan del prossimo 7 Maggio) finalmente potremmo vedere Golovkin scontrarsi contro l'unico pugile che in questo momento, secondo il mio modesto parere, è in grado di poter competere con lui, cioè il rosso messicano Suan  Alvarez, pugile dal cuore d'oro, che però non possiede certo la potenza ed il pugno da KO che in Golovkin sono ben più che presenti. Vista la buona capacità di incassare del Messicano, unita alla grande capacità di sferrare delle lunghe serie di combinazioni davvero impressionanti, potrebbe portare il Kazako a perdere la fiducia in se stesso e quindi magari provare anche a vincere. Sempre che naturalmente, Canelo prevalga su di Khan.




Vi lascio con il mio incontro preferito di Marvin The Marvelous Hagler, cioè quello con John Mugabi, ultima vittoria ufficiale nella carriera del Meraviglioso, di cui la sesta ripresa rimane ancora forse uno dei momenti più violenti e paradossalmente belli di questo sport.

un saluto

Orco di Nana