Finalmente ci risiamo.
Il 2 Dicembre al PalaChigi di Siena si terrà una serata di Boxe. Purtroppo, a differenza della passata reunion, non ci saranno titoli in palio, ma ciò non toglie sicuramente interesse alla serata stessa.
Vero è infatti che i titoli (nazionali, intercontinentali, ecc) danno lustro ad ogni manifestazione, è altresì corretto dire che spesso, in assenza delle pressioni date dal titolo da contendere, i combattimenti sono spesso più divertenti e spettacolari.
Ne da prova l'incontro che si svolse la scorsa reunion tra Davide Traversi ed Alex Pippi, di gran lunga l'incontro più bello e spettacolare di tutta la serata, eppure in quella stessa reunion combattevano sia Fabio Turchi che Orlando Fiordigiglio, per il titolo intercontinentale.
Diamo spesso infatti troppa importanza a rendere appetibile la serata con la presenza nella stessa di titoli più o meno importanti, a discapito di non effettuare incontri tra pugili professionisti che hanno bisogno di combattere, costringendo di fatto una buona parte degli stessi a lunghi periodi di inattività.
Tornando però all'argomento principale del blog, vorrei dare adesso spazio ai protagonisti della Mens Sana Boxe Siena, che in questo periodo particolare della sua storia si sta rinnovando e, come dice il maestro Borgogni, è arrivata alla fine di un "ciclo" mentre se ne sta aprendo un altro, molto promettente.
Cominciamo infatti le nostre interviste proprio dal maestro Davide Borgogni, "anema e core" della boxe senese, nonché coordinatore regionale degli Elite, degli Junior e degli Youth:
- "Finalmente si torna a parlare della Boxe a Siena, cominciavamo a sentire una sorta di crisi di astinenza..."
- "Intanto siamo stati un po' fuori dalle scene anche per l'infortunio occorso a Davide Traversi, comunque noi abbiamo organizzato domenica scorsa un Criterium regionale molto importante, a cui hanno partecipato moltissimi giovanissimi dai sei ai dodici anni, ed erano più di cento. Il futuro di questa disciplina sono appunto i ragazzi."
- "Quindi stai puntando molto sui giovani e giovanissimi?"
- "Purtroppo, così come succede nella vita, ci sono cose che cominciano ed altre che si concludono. La vita è fatta di cicli ed ora come ora, siamo alla fine di uno di questi. Immagina che fino a due anni fa, in vista di una riunione, dovevo necessariamente fare una cernita dei pugili che si dovevano impegnare su quel ring quel giorno. Fortunatamente ho un buonissimo e vasto bacino d'utenza giovanile che mi da molta carica e soddisfazione. L'unico problema è che c'è da aspettare, perché sono giovanissimi e fino a tredici anni non possono combattere, potendo fare solo dei Criterium. Per ritrovare a Siena un nuovo prima serie (ora ce ne sono due) occorrerà fare tutta la trafila degli schoolboys, Junior, Youth, Senior ed Elite."
- "Mi puoi approfondire di come è stato organizzato il Criterium regionale di Siena?"
- "Intanto possiamo dire che in un criterium non ci sono preoccupazioni di sorta, quindi è tutto "bello". Non c'è tensione, non c'è contatto negli incontri, i ragazzini li vedi crescere anche grazie all'aspetto ludico, quindi vai con la serenità che necessita questa disciplina nei giovanissimi. Abbiamo organizzato dunque questo evento, che come ti ho detto prima, ha visto la partecipazione di più di cento ragazzini di tutta la Toscana, è stato bello...un bell'evento!"
- "Spesso, specialmente le mamme, sono preoccupate di mandare i loro figli a fare questo sport, concordi con questa visione?"
- "Si ma l'atteggiamento sta un po cambiando, me ne sono accorto sia da questo numero notevole di giovanissimi che frequentano la palestra, ma sopratutto anche dall'interesse che ultimamente anche le scuole hanno manifestato nei confronti di questo sport. Sono stato infatti chiamato anche da alcuni presidi di alcune scuole di Siena, come la San Bernardino e la Duprè. Il pugilato, essendo al tempo stesso sport ma anche arte, crea specialmente nei ragazzini consapevolezza, autostima, socializzazione ed allena anche al confronto con gli altri. Possiamo infatti vedere nel pugilato quella che è la metafora della vita: abbiamo dei giudici, che potrebbero essere tranquillamente accostati alle leggi, alle regole, ma anche il contesto sociale, insomma chi fa e fa rispettare le regole e valuta il tuo operato. Poi c'è l'avversario, che sono le incognite della vita ad esempio, e quindi questo sport ci insegna a confrontarci con questo. Attenzione, tutto questo però lealmente... non insegna a falciare l'avversario se questo ti sfugge, come spesso avviene in altri sport..."
- "Lo sport come scuola di vita dunque, sarà scontato ma è così?"
- "Chiaramente lo sport è una leva importantissima per i giovani. La boxe e in generale tutti gli sport di contatto forma i giovani in maniera esponenziale, impedendogli anche di nascondersi all'interno di un gruppo più ampio, come potrebbe essere ad esempio una squadra di rugby o di calcio, dove se un giorno non sei al meglio probabilmente questo viene assorbito dalla squadra stessa. Qui devi essere sempre allenato e serio, perché ci sei soltanto tu e il tuo avversario. Ma al tempo stesso vai sempre a nome della tua palestra, della tua squadra, del tuo allenatore e dei tuoi compagni, quindi lo possiamo considerare sia uno sport individuale che di squadra.
- "Tornando alla reunion del due dicembre, mi sai dire di come sarà organizzata?"
- "Saranno otto match dilettanti, di cui quattro dei nostri, e poi ci sarà l'incontro clou, che vedrà Davide Traversi contro un avversario ancora da definire."
- "Parlando un attimo di Traversi, quali saranno le sue tappe future?"
- "Dobbiamo andare avanti con il punteggio proprio per arrivare a questo benedetto titolo italiano, che è ampiamente alla sua portata."
- "Certo è che non è facile acquisire punteggio combattendo soli pochi incontri all'anno, come ti sembra la situazione del pugilato professionistico italiano?"
- "Io credo che noi avevamo la possibilità un po' di cambiare questo mondo, perdendo per pochi voti la possibilità di mettere a capo della federazione una figura più manageriale. Sono convinto infatti che occorra proprio questo tipo di figura per portare il pugilato italiano, specialmente quello professionistico, a livelli più consoni a quello che è la sua storia anche italiana. Ci vuole una persona che innanzitutto lo abbia rifatto, conosca le tecniche manageriali e le metta a frutto, perché fondamentalmente ci vogliono i soldi. A questi ragazzi gli dai due lire per combattere...e si picchiano...forte, e poi però sono necessariamente costretti a lavorare una giornata otto ore per poi venire in palestra. Come minimo un pugile professionista si deve allenare due volte il giorno quindi la mattina, poi otto ore di lavoro e di nuovo la sera ancora in palestra fino alle nove. Immagina solo la passione che possono avere per questo sport per sopportare tutto ciò, e questo praticamente senza prendere una lira."
- "Quindi consiglieresti ad un allievo, una volta che ne ha la possibilità, di intraprendere la carriera professionistica?"
- "Sai...come fai a dire ad un ragazzo una volta che ha percorso tutte le sue tappe e raggiunto faticosamente tutti gli obiettivi, a dirgli di no? Certo è che per diventare professionista ci vogliano anche altre caratteristiche che esulano dall'essere un ottimo dilettante. Da un certo punto di vista si tratta di due sport diversi."
- "Per concludere vorrei ritornare ancora sui giovani. Come hai detto si sta chiudendo un ciclo e aprendosene un altro... un ciclo di rinnovamento dunque per la boxe senese?"
- " Noi bisogna continuare a lavorare a testa bassa, siccome abbiamo chiuso dei cicli li dobbiamo ricostruire e darsi da fare per far si che i nostri ragazzi crescano. Numericamente siamo a posto e quindi dalla quantità verrà fuori anche la qualità. La mia soddisfazione è si portare all'angolo i ragazzi, ma anche quella di far crescere i bambini in maniera rispettosa verso gli altri. Come maestro vedo spessissimo i ragazzi proprio nei momenti di crisi e di stress, e per questo che riesco a conoscere molte sfumature del carattere talvolta più profondamente che non un genitore stesso."
Ringraziamo il maestro Borgogni per la sua bella intervista e la pazienza dimostrata, nonostante contemporaneamente ci fossero più di sessanta persone in palestra, ed andiamo adesso a conoscere i protagonisti della reunion del 2 dicembre a Siena.
Portabandiera della Boxe senese è sicuramente Davide Traversi, autentico Spartaco del Ludus Gladiatorius di Borgogni, e siamo ben lieti di parlare con lui.
- "Finalmente si torna a parlare di Boxe a Siena dopo una pausa piuttosto lunga, specialmente per gli appassionati di questo sport, cosa ne pensi in merito?"
- "E' stata una lunga pausa anche legata a fattori esterni da Mens Sana e Siena. Gli sport minori sono sempre più in difficoltà e l'organizzazione di eventi nel pugilato è stata in calo."
- Non è certo facile stare però lontani dal ring..."
- "Per me non è facile. La lontananza dal ring e la poca attività non fanno bene ad un pugile pro, adesso però è ora di combattere!"
- Inoltre è dura scalare le classifiche senza combattere, è un po come se una squadra di calcio di serie A disputasse due incontri all'anno non credi?"
- "L'esempio del calcio mi sembra calzante. Si, è dura, anche perché combattendo così poco la mia prestazione non potrà mai essere perfetta."
- "Riesci ad intravedere una soluzione a tutto questo?"
- "Una soluzione purtroppo non spetta a noi trovarla, e dobbiamo pensare sopratutto al nostro lavoro, la vera professione che ci impegna per otto ore al giorno e permette di portare la pagnotta a casa."
- "Dovevi in un primo tempo affrontare Sergio Contino, ma ho saputo che il tuo avversario è cambiato, sai contro chi combatterai sabato sera?"
- "So solamente che è straniero, non so la provenienza e in realtà non lo conosco minimamente."
- "Ma non ti penalizza il fatto di non sapere che avversario avrai di fronte?"
- "Credo di no, bisogna essere pronti a tutto. Spesso sapere troppo o voler sapere troppo dell'avversario può essere limitante."
- "Prima di parlare del futuro vorrei fare un passo indietro all'incontro con Alex Pippi, secondo il mio parere il più bell'incontro dell'evento, al netto del risultato finale. Adesso che è passato il giusto periodo di tempo per aver metabolizzato il tutto, cosa mi puoi dire?"
- "E' stata una dura sfida con me stesso, ho fatto molta fatica all'approccio, per non parlare del match. Ho e terrò sempre dei bei ricordi di quella sfida, qualcosa che forse in altre condizioni non avrei mai provato.
- "Cosa mi puoi dire dei tuoi impegni futuri?"
- "Intanto pensiamo al mio impegno imminente, vediamo poi come si aprirà il 2018, non voglio pensare troppo avanti."
- "Borgogni ha detto che la Mens Sana Boxe è alla fine di un ciclo per iniziarne un altro. In palestra ci sono molti ragazzi promettenti, cosa ne pensi?"
- "Eh si, sono già diversi anni che il "vecchio ciclo" deve e può essere rimpiazzato...ci sono tanti bei pugili giovani e promettenti ma devono avere la giusta tenacia ed un carattere forte che serve ad un pugile per continuare il suo percorso, poi le proprie soddisfazioni arriveranno e li faranno crescere in palestra, come nella vita."
- "Quale è la differenza fondamentale che tu hai riscontrato tra il pugilato dilettante e quello professionistico?"
- "La differenza è notevole, sopratutto da quando io ero dilettante con il punteggio calcolato con il vecchio sistema. Era un gioco di scherma. Qui invece devi far sentire i colpi ed ogni movimento può essere fatale. E' un "gioco" duro e le riprese in più che ci sono dal dilettantismo giocano un ruolo fondamentale."
Passiamo adesso ai dilettanti, che sono quattro. Li abbiamo incontrati e, nonostante i molti impegni in palestra e la preparazione serrata in vista degli incontri, hanno trovato il modo di fermarsi cinque minuti per parlare con me e di questo li ringrazio.
Per primo incontriamo Niccolò Nocciolini.
- "Bene, siamo alla nostra seconda intervista che mi concedi, e questo mi fa molto piacere. Fonti "familiari" mi dicono che combatterai il 2 Dicembre proprio con l'avversario con cui sei stato sconfitto l'ultima volta alle regionali. Questo fa nascere in te più una voglia di rivincita, rivalsa oppure è più la preoccupazione di perdere nuovamente?"
- "Preoccupato no. La rivincita la voglio perché rispetto all'altro incontro sento di non aver fatto completamente tutto il lavoro richiesto, non ho attaccato e credo di non essere stato me stesso. Ho preso seriamente questa rivincita, che la voglio fortemente, allenandomi seriamente questa volta"
- "Quali sono i propositi per il futuro?"
- "Purtroppo le regionali oramai sono passate, mi è dispiaciuto perché potevo fare bene poi alle nazionali. Il prossimo anno sarò al secondo anno di Youth, spero di fare bene e di andare almeno a medaglia agli italiani, vorrei andare in nazionale, mi piacerebbe avere quella maglia. Spero di far bene in questo incontro perché è da un po' che le sconfitte arrivano ed una vittoria mi solleverebbe il morale."
Niccolò Nocciolini |
- "Sai contro chi combatterai sabato?"
- "Dovrei combattere contro un avversario di Livorno nella categoria 78 chilogrammi, è un esordiente, quindi non posso fare pronostici, so solo che è più alto di me."
- "Quali sono le tue aspettative future, ora che sei rientrato appieno da un infortunio piuttosto serio?"
- "L'obiettivo è arrivare all'italiano per cui, a differenza di quest'anno dove ho perso l'incontro e non sono potuto accedere alla fase finale, il prossimo anno lo devo vincere...per forza!"
Teclo Bonci |
Per ultimi due esordienti, il nuovo ciclo prospettato da Borgogni che finalmente si fa avanti, sono Lorenzo Garcia e Marco Orlandini, ambedue da circa un anno dal loro primo allenamento in palestra. Il primo a parlare è Lorenzo:
- "Quali sono le tue sensazioni all'approssimarsi del tuo debutto sul ring?"
- "Sono un po' teso, diciamo. Avendo sempre fatto altri sport, come il calcio, è una nuova cosa per me, tuttavia non vedo l'ora di mettermi in gioco, mi sento carico."
Diamo la parola al prossimo debuttante, Marco:
- "Anche per te, puoi dirci quali sono le tue sensazioni alla vigilia del tuo debutto?"
- "Avendo fatto uno sport diverso dal pugilato, le sensazioni sono prima di tutto nuove ma principalmente è quella di mettersi in gioco. Combattendo solo nel ring di palestra, con i ragazzi che comunque conosco, la mia paura principale è quella di trovare qualcuno di cui non so niente, e ho bisogno di capire quindi il mio reale valore di fronte ad un incontro vero."
Conosco tutti questi ragazzi, ho visto con quanta dedizione ed impegno si allenano e qualunque sia il risultato che otterranno, non ho dubbi che ne usciranno sempre a testa alta, e alla fine questa è l'unica cosa che veramente conta.
Per non essere accusato "troppo" di campanilismo verso la Mens Sana Boxe, ho scelto anche di fare quattro parole con un altra società sportiva toscana che parteciperà all'evento del 2 Dicembre, questo nella persona di Roberto Luminati, patron della Boxe Luminati di Sesto Fiorentino, storica società presente nel panorama pugilistico italiano dal 1976.
- "Mi puoi descrivere chi combatterà a Siena sabato sera?"
- "Il pugile in questione è Lorenzo Bartolini nome di battaglia "Sprite", Juniores di 16 anni, con uno score di 10 match. Lorenzo, nonostante la sua giovane età, è un pugile ben impostato. Devo dire che siamo ampiamente soddisfatti del suo percorso fino a questo punto."
- "Come vedi la situazione del pugilato dilettantistico in Italia?"
- "Credo che, specialmente in Toscana, abbiamo avuto un importante rilancio del settore giovanile. Tutti gli operatori sia tecnici che societari, ma anche gli atleti e le loro famiglie che abbracciano questo percorso, creano integrazione e socialità. Un altro tassello importante è rappresentato poi dal settore femminile. Ad oggi la Toscana vanta un interessantissimo bacino di atlete Elite. La Boxe Luminati ha organizzato tra l'altro il primo torneo femminile della regione Toscana, credo che questo sia un valore aggiunto per tutti noi e la Federazione. Certo adesso ci vuole un po di pazienza, questo dovuto anche ai nuovi e giusti cambiamenti apportati al regolamento come ad esempio il criterio di valutazione dei giudici, che a mio parere ha fatto ritrovare al pugilato dilettantistico un contatto più veritiero e spettacolare, seguendo però sempre le regole ed il rispetto del nostro bellissimo sport, unico per il fair play"
- "E quello professionistico?"
- "Personalmente, crescendo con mio padre Giorgio, oggi mi manca di vedere un ciclo sportivo diverso da quello che il nostro sport offriva in passato. Il professionismo oggi è trascurato e quasi abbandonato e questo è un peccato, perché guardandoci indietro abbiamo avuto a livello mondiale tantissime soddisfazioni e raggiunto traguardi importanti, per non dire strepitosi riconoscimenti. La storia del nostro sport ci insegna a combattere e ad usare la testa anche, per questo sono fiducioso che torneremo in auge con il pugilato in Italia."
- "Visto che, oltre ad essere un maestro di pugilato, ricopri anche il ruolo di Cutman per un emergente pugile toscano, Fabio Turchi, ti senti di dire qualcosa alla vigilia del suo esordio oltreoceano?"
- "Fabio è sicuramente una bella speranza del pugilato italiano, un pugile giovane, forte e serio che combatte in una categoria spesso considerata regina nella Boxe. Tutta Italia in questo momento è unita con lui ed suo allenatore, che è anche suo padre. Personalmente gli faccio i miei più sinceri auguri di un futuro prestigioso per lui, e di conseguenza tutti noi del mondo della boxe e per la boxe italiana."
Stage di addestramento di alcune scuole Toscane alla Mens Sana |
Vi lascio quindi, invitandovi tutti caldamente a partecipare a questa bella serata il 2 Dicembre.
Sarà sicuramente divertente ed emozionante. Inoltre i prezzi sono modici, il parcheggio è ampio e forse potrete trovare pure un panino con la porchetta che vi aspetta a fine incontro, magari accompagnata da un buon bicchiere di vino.
Sicuramente un sabato sera ben speso.
un saluto
Orco Di Nana
Aggiornamento sugli incontri svolti:
Davide Traversi non ha combattuto causa problemi tecnici del suo avversario, sembra relativi al peso.
Niccolò Nocciolini ha vinto meritatamente, sfruttando la sua innata abilità alla schivata e al contrattacco, la "vendetta" è servita. Sfortunato pareggio invece per Teclo Bonci, colpito da un sinistro maligno alla terza ripresa, dopo che aveva ampiamente vinto le prime due riprese.
Ottimo esordio anche di Lorenzo Garcia e Marco Orlandini, entrambi vittoriosi e convincenti.
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