martedì 1 novembre 2016

Intervista a Davide Traversi




Alla vigilia della reunion di pugilato di sabato prossimo, mi pare doveroso, avendone la possibilità, di sentire  alcuni dei protagonisti di quella che oramai è diventata una data storica per il pugilato senese.

Ho deciso quindi di fare una breve intervista a Davide Traversi, che combatterà proprio il 5 Novembre.contro il moldavo residente in Italia, Costantin Pancrat. Inoltre sono riuscito a parlare anche con altri esponenti della Mens Sana Boxe Siena, quali il maestro ed allenatore di Traversi, David Borgogni, suo padre Romano, memoria storica della boxe senese ed allenatore degli amatori, ed infine Niccolò Nocciolini, una delle tante giovani promesse della boxe a Siena.

Cominciamo con l'intervista a Davide Traversi:

- "Dovevi combattere contro Nikola Matic, ma c'è stato un cambio di programma e combatterai contro un avversario meno esperto del primo ma più giovane e meno prevedibile, la cosa ti preoccupa? Conosci Pancrat?"

- "No non lo conosco, quindi non va sottovalutato proprio come avrei fatto con Matic, mi ero preparato per il suo pugilato...ma devo sapermi adattare, è una dote anche questa."

- "Le tue aspettative future sono rivolte solamente al campionato italiano o credi di andare oltre? La categoria dei pesi medi è molto nutrita, credi di poter emergere anche in campo internazionale?"

- "Un passo alla volta, devo concentrarmi sui singoli obiettivi a "breve" termine, allenarmi a testa bassa e migliorare. Poi si punta sempre più su." 

- "Vedendoti combattere sembreresti un Out-Fighter, cioè uno stilista, ma spesso agisci come tu fossi un In Fighter, quindi un aggressore. Quale stile rappresenta di più la tua boxe?"

- "Sono nato stilista, ma avvicinandomi e frequentando pugili professionisti di livello ho capito che agire come un In Fighter nei giusti momenti è fondamentale nei Pro."

- "Bene, e a quando un soprannome ufficiale?"

- "Deve venire da se, non c'ho pensato...mi sono legato addosso TB al momento, che sta per TraBestia, cucitomi fuori e poi dentro palestra."

- "Chi è il tuo pugile preferito?"

- "Sono tanti i miei pugili preferiti...ma forse quello che un pizzico di più mi trasmette emozioni quando lo guardo su youtube è Miguel Cotto"

- "Se vuoi dire qualcosa liberamente sulla reunion di Siena."

- "Che spero possa accorrere tanto pubblico per continuare e, chissà, iniziare ad amare questa arte"

- "e questo è anche il mio obiettivo"

- "Top"

La seconda intervista è per il maestro David Borgogni:

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David Borgogni

- "Quale è la situazione dei giovani?

- "La situazione dei giovani è ottima: oltre ai già affermati Mecheroni (campione italiano schoolboys 43 KG) e Nocciolini (vice campione italiano 52 KG), in palestra ci sono diversi ragazzi tra i 14 e i 16 anni che sicuramente esordiranno a breve. Anche il gruppo dei giovanissimi (bambini dai 6 ai 10 anni) si infoltisce sempre di più. Finalmente si sta notando una controtendenza da parte dei genitori che cominciano a vedere il pugilato per quello che è: non uno sport violento ma anzi pieno di valori ed altamente educativo."

-  "Quali sono le tue sensazioni del prossimo evento di Siena?"

- "Per quello che riguarda l'evento di sabato prossimo, sono certo che sia la prima volta in assoluto che nella nostra città viene proposto uno spettacolo pugilistico di tale portata- Un titolo italiano, quattro incontri professionistici che vedranno sul ring pugili di altissimo livello. Per Traversi un ulteriore occasione per scalare la classifica."

- "Carriera professionistica o dilettantistica? Cosa ritieni giusto consigliare ai tuoi allievi?"

- "Per arrivare al professionismo, la carriera da dilettante è l'iter da seguire. Non si può diventare professionisti se non si è stati prima dilettanti. Non si tratta di dare consigli, bisogna volerlo; paradossalmente sono quasi due sport diversi."

- "Chi è il tuo pugile preferito?"

- "Ray Sugar Leonard. Tecnico...veloce...preciso!"

- "Perché perdi tutto questo tempo in palestra?"

- "Perché vorrei lasciare una traccia...qualcosa di me."


Per la terza intervista mi pare doveroso dare spazio ai giovani, ecco Niccolò Nocciolini:

Niccolò Nocciolini

- "Come sta andando la tua vita sportiva in questo momento?"

- "Per ora sta andando non benissimo, ma bene, in quanto la scorsa settimana ho fatto un match in un torneo nazionale, che purtroppo non è andato molto bene. Ho perso ai punti, anche se potevo fare molto meglio, però in questi anni ho fatto due campionati nazionali, regionali, e l'ho vinti, quindi è stata una bella esperienza insieme ai miei compagni della palestra."

- "Come vedi il tuo futuro in questo sport?"

- "Per ora sicuramente continuare da dilettante, vedere come va questa carriera dilettantistica e forse in futuro passare al professionismo, però certo questo è uno sport in cui ci vuole tanto sacrificio."

- "Quando sali sul ring, e negli attimi precedenti, quali sono i sentimenti prevalenti?"

- "Prima di salire sul ring c'è una bella emozione, ma hai anche paura di perdere o di fare una brutta figura, perché c'è gente che ti guarda, poi questa emozione la scarichi tutta sul ring. In questo sport non è che le dai e basta...le prendi e le dai, ma c'è sempre comunque una bella emozione."

- "Cosa pensi ti possa insegnare il pugilato nella vita di tutti i giorni, ad esempio a scuola o con gli amici?"

- "Ti insegna a portare rispetto verso gli altri, e questo ti aiuta durante il corso della vita."

- "Chi è il tuo pugile preferito?"

- "Sono due, Floyd Mayweather e Manny Pacquiao."


Ultimo, ma per questo non meno importante, Romano Borgogni, che con una bonaria riluttanza ha acconsentito all'intervista.

Romano Borgogni

- "Come è cambiato il mondo del pugilato nel corso degli anni?"

- "Una volta, facevano con la forza. Era più lenta, tirandosi pugni dal primo all'ultimo minuto. Ora è più scattante, c'è più velocità, c'è un allenamento diverso. Anche perché diverso era il regime alimentare. Ricordo che si mangiava, ma parecchi fagioli. E anche ora comunque, con la boxe, non si mangia, non è come la "palla a calcio...". Per vedere qualcosa devi vincere almeno un campionato europeo o andare in altri paesi dove le borse sono notevolmente più alte."

- "Cosa può dare il pugilato ai bambini, ai ragazzi, ma anche agli adulti?"

- "Tanto, sia da un punto di vista ginnico che mentale. Io ti parlo di sessanta anni fa, tutti i picchiatori delle prime file delle contrade, venivano da me a fare pugilato, e se continuavano ad allenarsi, smettevano di fare gli spacconi e picchiare le persone a caso. Così si capisce quanto è difficile il pugilato e quanto bisogna lavorare di testa per andare avanti."

- "Qual'è il tuo pugile preferito?"

- "Muhammad Ali. Dove voleva arrivare ci arrivava, se voleva colpirti il mento...ti colpiva il mento. Ci arrivava, era il più veloce di tutti, scattante...sembrava una ballerina."

- "Cosa ne pensi della reunion di Siena?"

- "E' sicuramente un avvenimento storico, non c'è mai stato nulla di simile prima d'ora. Dai tempi di Roberto Losi non c'era mai stato un altro pugile professionista a Siena, ma lui ha combattuto pochi incontri, era un altra cosa."

- "Cosa pensi di Traversi?"

. "Traversi è un ragazzo che fa bene. Lui si allena, cosa che non ha fatto un altro pugile (omissis). Lui non perde per via del fiato...questo si, alla terza ripresa non ce la faceva più, e ha perso."


Vorrei lasciarvi, naturalmente invitandovi tutti sabato sera al palazzetto della Mens Sana, con le immagini di un incontro della precedente reunion di Siena di Francesco Mecheroni, altro promettente giovane, citato peraltro nell'intervista da David Borgogni. Buona Visione

Un saluto

Orco Di Nana


Francesco Mecheroni VS Christian Chiavaroli












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