sabato 21 maggio 2016

La ridente situazione della boxe elvetica


Il recente incontro di David Haye con lo svizzero Arnold Gjergjaj, mi fa riflettere sullo stato dell'arte della boxe svizzera e quindi, armato di curiosità, mi sono messo a cercare.

Viene fuori che il più famoso pugile elvetico è lo svizzerotto Piero Maggiò, a cui è dedicata la sobria copertina. Famoso non tanto per le sue doti pugilistiche, quanto più quelle di attore di serie C/2, rimasto nell'immaginario collettivo delle ragazze degli anni 90 per la sua sfolgorante interpretazione di Braccio di Ferro nella pubblicità di Moschino Cheap and Chic.

Per quello che invece riguardano le classifiche possiamo trovare al primo posto Frank Erne, un peso Welter che sfiorò il titolo mondale nel 1902, il ginevrino Maurice Dubois, quasi campione europeo nel 1938, Albert Badoud, campione europeo dei Welter nel 1909.

Da sinistra a destra: Frank Ernie, Maurice Dubois e Albert Badoud

Tra i pugili in attività troviamo proprio il peso Massimo  Arnold Gjergjaj, la grande speranza svizzera, che si è infranta in maniera patetica questa sera a Londra, contro Haye, senza nemmeno darmi il tempo di farmi finire le patatine. E' andato pure a terra dopo il gong, mai visto.

Forse in Svizzera si vive troppo bene per fare la boxe, che prevede sacrificio. Meglio sport come il lancio della pietra di Unspunnen e la corsa con la sedia da ufficio.



Un lanciatore di pietre di Unspunnen, in posa plastica


















Vi lascio con uno degli incontri più brutti nella storia della boxe, proprio quello di Haye contro Gjergjaj combattuto (?) poche ore fa. Sembra che la svizzero, dopo questo incontro, abbia preso in seria considerazione l'idea di passare al più mite sport del lancio della pietra di Unspunnen.

Un saluto

Orco di Nana






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